sabato 9 marzo 2013

Voi cosa mangiate a colazione? Io plumcake allo yogurt!

Oggi dedico il mio post, dopo qualche settimana di assenza, alla colazione ideale…Partiamo dal presupposto che per me la miglior colazione di sempre è caffè e una buona brioche alla marmellata…sì, devo dire che se la mia mattinata comincia con una buona brioche fresca , soprattutto dopo la sveglia puntata alle 6.00 del mattino, sì…decisamente l’umore è migliore!
Ma ahimè la maggior parte delle volte non ho mai tempo per fermarmi al bar e togliermi questo piccolo sfizio…Ultimamente quindi ho provato a fare questo plumcake leggerissimo e molto soffice che si mantiene bene per qualche giorno da portare in ufficio e mangiare al volo! Lo cucino la domenica pomeriggio e riesce a mantenersi bene coperto con della pellicola fino al venerdì…
Per renderlo ancora più sfizioso ho provato ad aggiungere nell’impasto ancora crudo e già nello stampo delle gocce di marmellata…oggi però vi presento la ricetta classica! È molto leggero anche dal punto di vista dietetico quindi andrebbe bene anche per chi è a dieta…se poi, proprio proprio questa dieta la si vuole fare! ;)

Ma procediamo…

 

Ingredienti:
150 gr di farina 00
80 gr di zucchero
1 uovo
1 bustina di lievito in polvere per dolci
2 vasetti di yogurt da 125 gr (il gusto lo decidete voi)
La scorza di un limone

Procedimento:
niente di difficile…comincio pre-riscaldando il forno a 180°, poi monto l’uovo con lo zucchero fino a quando raggiunge una consistenza spumosa, pian piano aggiungo la farina, i due vasetti di yogurt, la scorza del limone e infine il lievito. Rovescio l’impasto all’interno di uno stampo per plumcake (io utilizzo sempre quello in silicone così non devo nemmeno imburrarlo e infarinarlo) e inforno. È cotto in circa 45 minuti, dipende un po’ dai forni, in ogni caso basta fare la classica provo dello stecchino!

Lo yogurt lo rende molto soffice, per questo metto due vasetti, mentre le classiche ricette ne aggiungono solo uno per questo quantitativo di farina…anche perché non essendoci né burro né olio rimarrebbe troppo stopposo! È molto leggero, ve lo garantisco…
Volendo potete aggiungere anche dell’uvetta, delle gocce di cioccolato, della marmellata come faccio a volte io…insomma, io vi ho proposto la ricetta base, voi metteteci tutta la fantasia immaginabile!

Certo, non è la mia brioche alla marmellata…ma diciamo che questo plumcake ne è diventato un valido sostituto!! ;)

sabato 16 febbraio 2013

Piovono crocchette

La settimana scorsa era il compleanno di mio fratello e come tradizione il festeggiato sceglie il menù della cena da festeggiare in famiglia. Quest’anno ha deciso che voleva qualcosa di sfizioso per antipasto, non i soliti salumi insomma…così ho pensato a queste crocchette di manzo e verdure, avvolte da una bella panatura fragrante all’interno molto morbide.
Sarebbero ideali anche con un cuore di formaggio filante al centro ma dal momento che la cena era abbastanza carica non ho voluto appesantire troppo l’antipasto che prevedeva inoltre della focaccia al rosmarino accompagnata da squacquerone. Ecco, avete già capito che tipo di cena “light” ho architettato…;)
Passiamo alla ricetta…niente di complicato, assicuro!


 
Ingredienti:
300 gr di macinato di manzo
80 gr di pasta di salame (in alternativa una o due salamelle private del budello)
150 gr di spinaci lessati
1 panino raffermo
1 uovo
30 gr di grana grattugiato
Latte q.b.
Pepe q.b.
Sale q.b.

Per la panatura:
1 uovo
Farina q.b.
Pangrattato q.b.

Olio di arachide per friggere

Procedimento:
innanzitutto ho lessato gli spinaci, li ho strizzati bene e li ho battuti al coltello tritandoli finemente. Poi in una terrina ho mescolato insieme il macinato, la pasta di salame, l’uovo, il pane precedentemente ammollato nel latte e strizzato, il formaggio grattugiato, il sale e una bella macinata di pepe fresco. Infine ho unito gli spinaci tritati.
Non mi ricordo esattamente il quantitativo di pane, era un panino di quelli piccoli ma con tanta mollica…in generale è sempre meglio non scarseggiare in modo che in cottura non diventino troppo asciutte.
Una volta pronto il composto ho formato delle palline che ho passato prima nella farina, poi nell’uovo e infine nel pangrattato, insomma come una normale panatura.
Per ottimizzare il risultato finale io preferisco sempre preparare l’impanatura prima, mettere la carne (o qualsiasi cosa vada impanato e poi fritto) in frigo e poi friggere, in questo modo il fritto risulterà molto più croccante e poco unto! Ricordatevi poi di friggere sempre in olio di arachide e di metterne in abbondante quantità, in tal modo assorbirà pochissimo olio.

Sono piaciute molto! Croccanti fuori e morbide dentro…anche per un aperitivo con amici direi che sono perfette…l’unico sbattimento è friggere all’ultimo, come sempre…però ne vale la pena, garantisco!!

domenica 10 febbraio 2013

Pennette tonno e borlotti al timo

Più facile di questa non ce n’è…GARANTITO! Ieri mattina sono andata a fare la spesa come ogni sabato, c’era una marea di gente e tra venti minuti di attesa al banco del pesce e la coda alla cassa sono arrivata a casa tardissimo! Avrei voluto cucinare un bel risotto classico allo zafferano ma ahimè il tempo è tiranno, così mi sono inventata questa ricetta fast…la terrò a mente sicuramente per le emergenze! Almeno non è la solita pasta al tonno e pomodoro che dopo un po’ stufa anche…
Io visto che proprio di tempo non ne avevo sul serio ho messo su l’acqua della pasta e intanto cominciavo a fare il sugo, ci vuole veramente un attimo.


 

Ingredienti:
300 gr di penne
1 scatola grossa di tonno sott’olio
1 scatola di borlotti
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
1 scalogno
2 rametti di timo fresco
3 cucchiai di olio extravergine
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento:
ho tritato molto finemente lo scalogno e l’ho fatto rosolare a fiamma dolce con due cucchiai di olio evo.
Una volta appassito lo scalogno, ho aggiunto il tonno e i borlotti; ho continuato a cuocere a fiamma vivace per qualche minuto. Successivamente ho abbassato la fiamma, aggiunto il concentrato di pomodoro, salato e pepato. Ho continuato la cottura per altri 10 minuti a fiamma dolce e infine a fuoco spento ho unito il timo fresco.

Molto gustosa devo dire, il timo fresco dava veramente un buon sapore…un profumo molto invitante…lo si può sostituire con del prezzemolo volendo, anche se il gusto cambia ovviamente.
La si potrebbe proporre anche fredda in estate per esempio...per un pic-nic oppure in occasione di una cena in giardino! Sì sì da rifare proprio! ;)

sabato 9 febbraio 2013

Filetto di maiale in crosta al crudo con salsa ai porcini

Ecco un’idea un po’ diversa dal solito per cucinare il filetto di maiale. Io in genere lo cucino in padella tagliato a fette spesse con vino e prugne ma l’altra sera avevo invitato a cena un’amica a cui le prugne proprio non piacciono; così ho provato a cucinarlo intero avvolto prima nel prosciutto e poi in crosta accompagnato con una salsa ai funghi porcini.
Non è proprio una preparazione fast diciamo ma per una cena ben pensata ci sta tutto!

Ma passiamo alla ricetta…


 

Ingredienti:
1 filetto di maiale
100 gr di prosciutto crudo stagionato
30 gr di burro
1 rotolo di pasta brisé
20 gr di porcini secchi (se avete trovate quelli freschi meglio ancora)
1 bicchiere di vino rosso
Sale q.b.
Pepe q.b.

Procedimento:
per prima cosa ho salato e pepato il filetto. Successivamente l’ho fatto rosolare a fiamma alta in padella con il burro, una volta dorato ho spento la fiamma e adagiato il filetto (ancora crudo all’interno) su un tagliere dove l’ho coperto prima con le fette di prosciutto e poi con la brisé. Volendo si può utilizzare anche la sfoglia ma a me dopo un po’ stomaca e in generale preferisco la brisé, questione di gusti! Voi fate come più vi piace ;)
Dopo aver chiuso bene la pasta ai lati l’ho infornato a 200° per circa 20/25 minuti.
Intanto ho preparato la salsa ai funghi. Ho ripreso il fondo di cottura dove avevo fatto rosolare il filetto, una volta ben caldo ho aggiunto i porcini precedentemente ammollati in acqua calda e sfumato con del vino rosso. Ho proseguito la cottura per circa 10 minuti per far restringere la salsa.
Una volta pronto il filetto l’ho lasciato riposare per qualche minuto per ridistribuire i succhi all’interno della carne, successivamente l’ho tagliato a fette e servito con la salsa e delle patate arrosto.

Insomma, un po’ laboriosa come preparazione ma merita. Io consiglio di utilizzare del prosciutto crudo stagionato, dello speck se piace…comunque qualcosa di saporito che dia un certo sprint alla carne di maiale. Ovviamente si possono anche sostituire i porcini con altre tipologie di funghi, ma si sa...il porcino è sempre il porcino!!

domenica 27 gennaio 2013

Involtini di spada con pistacchi profumati agli agrumi


Buongiorno! Buona domenica a tutti…oggi volevo proporvi un secondo di pesce. Venerdì ho comprato delle fettine di spada al banco, in realtà l’intenzione era quella di cucinarle con dei pomodorini pachino saltati in padella, qualche oliva e capperi ma poi ho deciso di provare qualcosa di nuovo e così mi sono venuti in menti questi involtini che mi ricordano molto la Sicilia...pistacchi, agrumi, acciughe…insomma molto saporiti e gustosi!
 

 

Ingredienti per 2 persone:
4 fettine sottili di pesce spada
1 cipollotto
40 gr di pistacchi al naturale
2 cucchiai di pinoli
2 acciughe sott’olio
80 gr di pangrattato
1 arancia
1 limone
Olio extravergine
½ bicchierino di Brandy
Sale q.b.
Pepe q.b.

 
Procedimento:
in una padella ho fatto soffriggere un cipollotto tritato finemente con due cucchiai di olio extravergine in seguito ho aggiunto due acciughe e le ho schiacciate con la forchetta in modo da farle sciogliere. Ho unito gli scarti dello spada (ho pareggiato i bordi delle fettine perché erano un po’ irregolari) e i pinoli facendo rosolare per 5 minuti a fiamma bassa. A parte ho tritato i pistacchi, li ho mescolati al pangrattato e ho unito il tutto al condimento di spada precedentemente saltato in padella; ho salato, pepato e legato con del succo di mezza arancia e mezzo limone. Infine ho sfumato con mezzo bicchierino di Brandy e lasciato evaporare.
Ho farcito le fettine di spada con questo composto e in seguito le ho infilzate con gli stecchi da spiedo; due a testa saranno sufficienti.
Ottenuti gli spiedini li ho cotti per circa 7/8 minuti sulla griglia calda e a termine cottura ho irrorato ancora con del succo di arancia e limone.
Li ho serviti con del puré di carote e patate profumato alla salvia.

Allora? Che ne dite? Piaciuti? Devo dire che non sono nemmeno tanto impegnativi da preparare...facili e sufficientemente veloci!!

 

 

 
 

sabato 26 gennaio 2013

Frittelle di Carnevale con l'uvetta


Sì, lo so non è ancora Carnevale ma questa mattina mi era proprio venuta voglia di frittelle…a me piacciono classiche, vuote all’interno con l’aggiunta dell’uvetta ma volendo si possono anche unire dei pezzettini di mela o farcirle con della crema pasticcera aromatizzata al limone.
Come al solito quando decido di farle tutti in casa si lamentano dicendo di farne poche se no ingrassano e alla fine reclamano perché sono finite…-_-

 

 

Ingredienti:
250 ml di acqua
150 gr di farina 00
30 gr di burro
4 uova medie
60 gr di zucchero
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
Scorza di un limone grattugiata
60 gr di uvetta
½ bicchierino di grappa
Procedimento:
portate a ebollizione 250 ml di acqua con l’aggiunta di 30gr di burro e un pizzico di sale; quando avrà raggiunto l’ebollizione, spegnete la fiamma e aggiungete la farina: con l’aiuto di un cucchiaio di legno, mescolate energicamente in modo da formare un impasto sodo. Rimettete il pentolino sul fuoco e mescolate per qualche minuto fino a formare una palla compatta che si stacca molto facilmente dalle pareti. Trasferitela poi in un recipiente e fate raffreddare completamente.
Una volta che la palla sarà raffreddata, unite al composto un uovo alla volta facendo attenzione che ciascuna si amalgami perfettamente con gli ingredienti.
A questo punto unite lo zucchero, il lievito, la grappa e la scorza grattugiata di un limone, il composto dovrà risultare liscio e cremoso. Infine aggiungete l’uvetta precedentemente ammollata in acqua calda.
Friggete in abbondante olio di arachide.
Quando saranno completamente fredde spolverizzatele con dello zucchero a velo. 

domenica 20 gennaio 2013

Zafferano: lo sapevate che...

 


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La piantaQuella dello zafferano ( Crocus sativus ) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Iridacee; la parte che viene utilizzata dello zafferano sono gli stimmi, dai quali si ricava la costosissima polverina utilizzata in cucina.
La pianta dello zafferano fiorisce nel periodo invernale ed i suoi stimmi dopo essere stati raccolti vengono essiccati e ridotti nella classica polvere giallognola scura che darà poi il classico colore giallo al famoso risotto allo zafferano.
Lo zafferano non viene utilizzato solamente a scopo culinario, ma anche a scopo curativo; furono le popolazioni arabe che per prime attribuirono allo zafferano proprietà curative, in primis quella di indurre addirittura il buonumore, quasi un antidepressivo naturale.
In Italia le maggiori aree in cui si coltiva questa preziosa piantina sono l'Umbria, le Marche, la Sardegna e l'Abruzzo.

Origini
Il detto " Vale tanto oro quanto pesa ", visto l'elevato prezzo attuale, si addice particolarmente bene allo zafferano; nei secoli, grazie al suo elevato consumo, è stato uno dei principali mezzi di commercio con l'oriente e per questo motivo è stato soprannominato "oro rosso".
La parola zafferano deriva dalla parola araba "za'faran" che significa appunto "giallo". Già nell'antichità era utilizzato dagli antichi egizi che lo impiegavano nella composizione di tinture, profumi ed oli.
L'alto valore economico è da imputarsi prevalentemente alle modalità con cui viene prodotto: infatti tutte le operazioni che vanno dalla raccolta alla polverizzazione vengono a tutt'oggi compiute a mano senza l'utilizzo di nessuna macchina. E' interessante soffermarsi sul fatto che per ottenere un chilogrammo di zafferano è necessario raccogliere 150.000 fiori!
Lo zafferano è stato considerato sin dall'antichità come un sostanza con proprietà afrodisiache per il sesso maschile, mentre per le donne veniva impiegato come sostanza abortiva assunta in forti dosi.
Recenti studi hanno dimostrato come questo alimento abbia proprietà benefiche sull'apparato riproduttivo maschile.

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Proprietà
Lo zafferano è composto per circa il 12 % da acqua, per il 4% da fibre, ceneri al 5 %, grassi al 5,80 %, carboidrati al 65% e proteine al 9 % circa. Buona la presenza di minerali: calcio, fosforo, sodio, potassio, ferro, magnesio e manganese quelli presenti in percentuale maggiore.
Nello zafferano sono presenti la vitamina A, molte del gruppo B e la vitamina C; inoltre questa preziosa piantina è uno degli alimenti più ricchi di sostanze cartenoidi come il
Licopene e la Zeaxantina.
Il classico colore giallo acceso dello zafferano è dovuto alla
crocina, mentre il tipico profumo si deve invece alla presenza di un'altra sostanza chiamata safranale.
Mr.Loto - Zafferano: Proprietà e Benefici
E' sufficiente mettere un pizzico di zafferano in polvere in una tazza d'acqua che, portata ad ebollizione ( lasciare riposare per dieci minuti ) ed aggiunta in seguito di un cucchiaino di miele, rappresenta un ottimo infuso antistress e digestivo; bevuta la sera aiuta a conciliare il sonno.
Una delle maggiori regioni produttrici di zafferano è l'Abruzzo, nello specifico in una zona in provincia dell'Aquila; la maggior parte della preziosa polverina prodotta in questa zona viene però esportata all'estero.

Purtroppo però, nell'ultimo secolo, lo spazio adibito alla coltivazione dello zafferano si è notevolmente ristretto lasciando così spazio al prodotto proveniente da paesi come la Turchia e l'Iran, di costo e qualità inferiore.

Fu il padre dominicano Santucci ad importare la preziosa spezia dalla Spagna e ad introdurla in Abruzzo.

Proprietà Curative e Benefici dello ZafferanoSecondo recenti studi lo zafferano pare avere diverse proprietà e benefici nei confronti dell'organismo umano; le proprietà dei principi attivi in esso contenuti hanno effetti benefici sulla parte del sistema nervoso responsabile del tono dell'umore e questa azione è stata testata in ambito clinico su persone affette da lieve stato di depressione dando esito positivo.
Le proprietà della zafferano si sono dimostrate utili anche in caso dei sintomi tipici della sindrome premestruale come gli sbalzi di umore e la tensione nervosa.
Grazie alle ottime proprietà antiossidanti dei carotenoidi in esso contenuti anche la memoria e la capacità di apprendimento traggono benefici dall'assunzione della preziosa polverina; è allo studio l'ipotesi che lo zafferano sia in grado di inibire il deposito di alcune proteine presenti nel cervello umano quando si è in presenza della malattia di Alzheimer.
Già nell'antichità lo zafferano con le sue proprietà rappresentava un ottimo rimedio per diversi disturbi; in alcuni testi medici risalenti all'antica Persia già venivano sottolineati i suoi benefici rispetto ai disturbi respiratori e alle ulcere dello stomaco.


Le calorie dello ZafferanoLa polvere di zafferano è molto calorica, infatti, ogni 100 gr. abbiamo una resa pari a 310 calorie circa.
- Semi sesamo
- Barbabietola
- Zafferano

Attenzione
Come per tutti gli alimentiè bene fare attenzione a non esagerare; assumere 20 grammi di zafferano tutti in una volta può risultare letale! Addirittura, per una donna in gravidanza, l'assunzione di 10 grammi di zafferano possono determinare l'aborto. La dose ideale che non dovrebbe mai essere superata è quella di 1,5 grammi al giorno